Ottimizzazione: operazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo della gestione della pagina, occorre che vi siano i presupposti per farlo. Cominciare qualora le informazioni o le impostazioni non siano corrette potrebbe ridurre l'impatto dei nostri sforzi e in taluni casi persino generare un danno.
Assicurarsi che si sta gestendo una pagina (e non un profilo)
Scontato, ma non troppo. Alcune piccole aziende ancora si ostinano ad usare il profilo personale per promuovere la propria azienda. Questa prassi è caldamente sconsigliata visto che ogni profilo personale deve rispondere ad una persona fisica. Le aziende che fanno così possono essere segnalate e il loro account chiuso per sempre da un momento all'altro.
Gestire un profilo personale, anche qualora il cliente si ostina a seguire questa strada, è lesivo per il cliente e la nostra professionalità; dobbiamo rifiutarci di procedere e guidare il cliente nella giusta direzione.
Il passo più semplice in tal senso è quello di convertire il profilo in pagina e sistemare così la cosa una volta per tutte.
Compilare tutte le informazioni
E' di vitale importanza che tutte le informazioni della pagina siano corrette e debitamente compilate.
Prima di tutto questo è importante per l'utente che incuriosito dalla nostra realtà, si metta a spulciare tra le informazioni; non farsi trovare in ordine da questo punto di vista conferirebbe un'immagine disordinata ("eh ma non si capisce!") e poco trasparente ("non c'hanno scritto niente.....").
In secondo luogo tali informazioni vengono usate dal motore interno di Facebook e da altri soggetti (come Google ad esempio) per suggerire la nostra pagina a chi, ad esempio, cerca un "idraulico a milano" o anche "[nome-azienda] milano"; molto utile questo secondo caso qualora avessimo difficoltà a farci trovare con il nome della nostra azienda (casi di omonimia, azienda appena nata, termine confondibile, ecc). Sempre riguardo ai "robot" che ci leggono, le informazioni sono un ottimo sistema per catalogarci in determinati "cassetti": con la categoria diciamo in quale ambito agiamo; con l'indirizzo in quale zona geografica; ecc.
Configurare le impostazioni correttamente
Appena si prende in gestione una pagina Facebook, è d'obbligo un giro nella pagina Impostazioni. Qui controlleremo voce per voce che tutto risponda alle politiche comunicative dell'azienda e della nostra strategia: se possiamo essere taggati, il livello di controllo dello spam, ecc.
Ma soprattutto attiveremo le notifiche relativamente a tutto ciò che accade nella pagina. Non vorremo perdere l'occasione di rispondere ad un utente interessato ad un nostro servizio e pronto ad acquistare.
Per approfondire gli ultimi due punti ti consiglio di leggere la mia guida alla Creazione Pagina Aziendale su Facebook
Analisi iniziale e Strategia
Ultimo step prima di partire all'arrembaggio, è costituito da uno studio profondo di concorrenza e utenza, e dalla creazione di un'opportuna Strategia Social Media Marketing.
Dall'analisi della concorrenza possiamo trarre moltissimo, come le categorie giuste sulle quali puntare, i contenuti vincenti e gli errori da evitare. Ricordiamoci che il nostro successo è misurato in relazione agli altri e quindi dobbiamo sempre sapere dove sono loro, per sapere dove siamo noi.
L'analisi del target, ossia dell'utente, può darci innumerevoli informazioni, ma soprattutto la capacità di metterci nei panni dell'utente, punto di vista molto importante per l'imprenditore che vuole veramente creare valore sul medio e lungo termine.
Con questi dati statistici alla mano, si procede a definire degli obiettivi, delle metriche per misurare il successo (i cosiddetti kpi = key performance indicator) e un piano d'azione (che includerà il calendario editoriale) per svolgere gli interventi nel tempo.
Account pubblicitario e Facebook Pixel
Promuovere un'azienda su Facebook significa anche e soprattutto gestire campagne pubblicitarie a pagamento (Facebook Ads). Questo perché ormai Facebook è considerabile come un paid media a tutti gli effetti ossia un canale che ti obbliga a pagare per ottenere visibilità.
Per questo motivo occorre attivarsi per creare un account pubblicitario, aggiungere un metodo di pagamento e dirimere la questioni commerciali ("pago io o paga il cliente?"), cosa di non poco conto.
Successivamente sarà d'obbligo installare il Facebook Pixel sul nostro sito, per monitorare le conversioni e creare delle audience personalizzate a cui indirizzare gli annunci.
Strumenti per gestire la pagina
Per facilitarci il lavoro possiamo dotarci di vari strumenti. Alcuni di questi sono forniti direttamente da Facebook e quindi valgono una prova:
- Gestore delle pagina (Android | iPhone): Applicazione per smartphone per gestire le pagine; ancora da migliorare ma vale la pena averla.
- Gestione inserzioni: Pannello dal quale gestire gli account pubblicitari a te connessi e le relative campagne.
- Business Manager: Piattaforma di Facebook per la gestione di molteplici account pubblicitari e pagine, in ottica di agenzia pubblicitaria.
- Facebook Ads Manager (Android | iPhone): Applicazione per smartphone per gestire le campagne pubblicitarie dal telefono.
Altri strumenti di terze parti molto comodi sono:
- Hootsuite: Piattaforma per programmare i post su più social media e gestire i dialoghi tutti da un unico punto.
- Canva: Celebre tool on-line che permette la creazione di visual in velocità e facilità.
- IFTTT (If This Then That): Tool per programmare operazioni automatiche, spesso interfacciando tra loro piattaforme differenti.
- Likealyzer: Strumento di analisi, utilizzabile anche con la concorrenza.
Pubblicazione: Creazione di contenuti efficaci
Le tante opzioni messe a disposizione da Facebook quando si vuole pubblicare un contenuto su una pagina.
Una volta pronti ad agire, il primo compito sarà quello di creare e diffondere contenuti capaci di attrarre gli utenti e sviluppare un dialogo attorno al nostro brand.
Raccolta del materiale
Occore creare un repository (= deposito) dove qualsiasi soggetto vicino all'azienda possa caricare contenuti utili ad essere ricondivisi. Questo può essere fatto con uno dei tanti sistemi di collaborazione online come Google Drive. Il materiale può essere catalogato in senso temporale e per argomenti; questo ne faciliterà l'utilizzo successivo.
Fin da subito si dovrà cercare di stimolare la produzione di contenuti, invitando i soggetti a "sporcarsi le mani" ed inviare qualsiasi foto, video, link, che stuzzichi la loro creatività; successivamente procederemo ad una selezione accurata e ad offrire un feedback per indirizzare gli invii successivi.
Creazione dei contenuti
Con il materiale grezzo in mano procediamo a creare i contenuti per la nostra pagina. Esistono tanti tipi di contenuti e Facebook è un social network molto versatile che accoglie una grande varietà di formati.
Anche per questo motivo è bene sperimentare con vari formati e differenziare i nostri contenuti; questo ci permetterà di comprendere col tempo quali siano i formati migliori e come indirizzare al meglio i nostri sforzi. A tal proposito i dati statistici sotto ogni post (e quelli contenuti in Facebook Insights) ci daranno l'immediata visione dei contenuti migliori.
Anche i contenuti finiranno nel repository perché non infrequentemente ci troveremo a ripubblicarli contenuti che abbiano generato particolare engagement.
Pubblicazione
Il contenuto sarà poi pubblicato in bacheca; qui possiamo prendere varie decisioni.
La prima di tutte è se la pubblicazione deve avvenire subito o vogliamo programmare il post affinché esca in un determinato momento; per dirla tutta possiamo anche programmare la scadenza di un post, funzionalità utile in caso di promozioni a tempo.
Secondariamente possiamo targhettizzare il nostro messaggio verso una particolare audience, specificando geolocalizzazione, età, sesso ed interessi così come potremmo fare per una campagna pubblicitaria. Questo aiuta Facebook ad associare al meglio il nostro contenuto alla giusta audience e può anche tornarci utile per differenziare un determinato messaggio (esempio: promuovere una T-shirt differenziando il messaggio tra uomini e donne).
Infine il contenuto può (e molto spesso deve) essere corredato da un testo, che va scritto opportunamente; innanzitutto occorre sapere che solamente i primi TOT caratteri saranno mostrati (ad oggi questo numero dovrebbe aggirarsi intorno a 300), mentre gli altri compariranno quando l'utente cliccherà su "Continua a leggere" (o "Altro"). Inoltre occorre centellinare le parole perché l'attenzione dell'utente è ridotta all'osso soprattutto in un social, bisogna sapere sintetizzare e attrarre.
Cura dei contenuti dopo la pubblicazione
Un contenuto, una volta pubblicato in bacheca, non va lasciato lì a morire, ma va aiutato a decollare. Questo è vero tanto più che Facebook offre maggiore visibilità ai post che riscuotono successo nelle ore immediatamente dopo la pubblicazione.
Per questo motivo può essere utile "premere" (ossia avere un atteggiamento di tipo "push") il contenuto diffondendolo in gruppi e discussioni di settore, laddove gli utenti possano trarne veramente vantaggio; si può allertare la propria rete sociale per ottenere un aiuto nella diffusione per mezzo di ricondivisione.
Se c'è un piano aziendale secondo il quale i dipendenti sono coinvolti, allora chiameremo in causa anche loro. Questo è ottimo perché i profili personali godono di maggiore visibilità rispetto le pagine aziendali. Al tempo stesso dobbiamo educare i dipendenti sulle modalità comunicative da seguire quando parlano (e soprattutto RISPONDONO) a nome dell'azienda; a tale proposito è d'obbligo redarre una Social Media Policy.
Sponsorizzazione: Pubblicità a pagamento
I consigli forniti da Facebook per la creazione dei post sponsorizzati (nello specifico: parametri per un post immagine).
Le campagne a pagamento rivestono un mondo a parte per il quale ti rimando al mio articolo sull'argomento. Qui in breve ti elenco le operazioni principali che vengono svolte.
Stabilire l'obiettivo
Come sempre, prima di tutto, strategia. Nel caso di una campagna a pagamento dovremo decidere l'obiettivo con molta chiarezza affinché tutto l'impegno verta nella direzione giusta.
Facebook ci viene incontro, offrendo vari obiettivi raggruppati in tre macroaree : a) Notorietà: obiettivi che generano interesse verso il tuo prodotto o servizio. b) Considerazione: obiettivi che inducono le persone a iniziare a pensare alla tua azienda e a cercare maggiori informazioni in merito. c) Conversioni: obiettivi che incoraggiano le persone interessate alla tua azienda ad acquistare o usare il tuo prodotto o servizio.
Progettare e programmare la campagna
Prima di mettere mano al pannello di Gestione inserzioni (o Business Manager che sia) occorre sempre avere un'idea chiara in mente.
Questo significa stabilire il target giusto in base al nostro obiettivo: età, sesso, geografia, interessi, ma soprattutto quali sono le sfide e le aspirazioni in relazioni al nostro prodotto.
Da qui possiamo redarre dei testi opportuni (ad copying), preparare le immagini / video da usare. Alcuni consigliano di testare i contenuti PRIMA di usarli in una campagna a pagamento; è un ottimo consiglio perché se un contenuto ha poco valore, stiamo sfruttando male il nostro budget pubblicitario. Alla stessa maniera si sconsiglia di promuovere un posto "perché funziona poco": è proprio questo il caso in cui non usare il contenuto!
Fatto questo, possiamo programmare la campagna. Facebook ci offre molti strumenti ed opzioni per far questo, tra le quali spiccano certamente i diversi tipi di pubblicità, il budget e la calendarizzazione.
Monitorare la campagna
Lanciata la campagna, è tempo di stargli addosso controllando le performance ed eventuali segnali da parte dell'utente. Sulla base di questo agire: mettere in pausa un gruppo annunci piuttosto che un altro, aggiungere dei gruppi annunci, modificare il budget o i parametri del target.
Per fare questo ci avvarremo dei validi dati statistici tornati da Facebook, come ad esempio il tasso di engagement ottenuto in relazione all'età o al sesso dell'utente.
Dialogo con l'utente e analisi
Esempio di risposta ad una recensione su Facebook. L'immagine è tratta dall'ottimo articolo Come rispondere alle recensioni su Facebook | Blog Titanka.
Rispondere ai segnali dell'utente
Dobbiamo prontamente rispondere a qualsiasi commento, sempre in maniera educata e cortese, e senza perdere occasione di taggare le persone nel nostro commento (questo scatenerà una notifica per l'utente e tra l'altro lo fa sentire preso in considerazione adeguatamente).
Questo vale per i commenti sotto i post, ma anche alle ricondivisioni, per le quali possiamo ringraziare l'utente che ha ricondiviso il post con un "Mi piace" o meglio ancora con un sentito commento. Questo può darci addirittura modo di dialogare con altre persone connesse all'utente che ha ricondiviso.
Stesso dicasi per le recensioni: rispondere SEMPRE in maniera cortese. Anche e soprattutto alle recensioni negative dobbiamo dare risposta cortese, attenta, sentita; questo ribalterà la recensione negativa in un'ottima occasione per dimostrare che il cliente è al nostro primo posto nella lista delle priorità.
Rispondere ai messaggi privati
Rispondere ai messaggi velocemente dovrebbe essere una nostra priorità, tanto più che Facebook premia le pagine in grado di farlo, con diciture del tipo "Di solito risponde entro un'ora" o simili.
Questo è un segnale per Facebook che si spera ci dia qualche millimetro di visibilità organica in più a premio dei nostri sforzi ed anche un segnale per l'utente, perché dimostra il nostro impegno nella cura del cliente.
Analisi statistica
Sia che ci avvaliamo di Facebook Insights, sia che sfruttiamo altri strumenti analitici, è d'obbligo tenere sotto controllo tali misurazioni per migliorare la qualità del nostro dialogo con l'utente.
Facebook offre molte misurazioni, alcuni di queste molto palesi (come "Mi piace", "Condivisioni", ecc), altre meno palesi ma molto importanti, penso ad esempio ai "Non mi piace più" messi ai post.
In questo mare di dati possiamo orientarci stabilendo dei kpi (=key performance indicator), ma senza dimenticare la parte intuitiva ed umana, giacché è molto difficile raccogliere statistiche in un ambiente così dinamico e "naturale" come quello dei social network.
Riepilogo
Le operazioni per gestire una pagina aziendale su Facebook sono molteplici e coinvolgono competenze trasversali.
Occorre innanzitutto che la pagina sia ottimamente impostata, con le informazioni debitamente compilate e l'account pubblicitario in posizione di partenza.
Poi si passa allo studio della concorrenza e del nostro pubblico; dati alla mano si redige una strategia social adeguata.
Siamo pronti a partire: procediamo alla creazione contenuti e loro diffusione. Supportiamo tutto con opportune campagne a pagamento.
In tutto questo non scordiamoci mai di analizzare i risultati per aggiustare il tiro.
Buon lavoro!