1998: GoTo.com, il vero padre del PPC
Nel 1998, una piccola compagnia di circa 25 dipendenti, GoTo.com, lancia il proprio motore di ricerca online.
La sua innovazione principale consiste nell'introdurre un modello pubblicitario basato sulle parole chiave.
Gli inserzionisti che investono su una determinata keyword vedono i loro annunci apparire agli utenti che effettuano ricerche correlate.
Questa rivoluzione si fonda su quattro elementi chiave:
Rilevanza
Prima dell'arrivo del Pay Per Click (PPC), le pagine di ricerca erano piene di banner pubblicitari che non avevano alcuna correlazione con le ricerche effettuate dagli utenti.
I modelli precedenti erano basati sulle impressioni (CPM - Cost Per Mille), ovvero gli inserzionisti pagavano semplicemente per la visualizzazione, indipendentemente dall'efficacia dell'annuncio.
Con il PPC, invece, gli annunci vengono mostrati in base alle parole chiave inserite, rendendoli più pertinenti.
Modello di Prezzo
Il PPC introduce un modello economico più efficiente:
- Gli inserzionisti pagano solo quando un utente clicca sull'annuncio.
- Anche con piccoli investimenti si può avviare una campagna pubblicitaria.
- I motori di ricerca sono incentivati a mostrare annunci pertinenti, perché solo quelli cliccati generano guadagni.
Processo di Vendita
Il sistema elimina gli intermediari.
Gli inserzionisti possono avviare le proprie campagne pubblicitarie in autonomia, subito dopo la registrazione al servizio.
Sistema d'Asta
Gli inserzionisti impostano un budget massimo e i loro annunci vengono mostrati in base all'importo offerto per parola chiave.
Questo crea un sistema competitivo e dinamico.
La nascita di Google
Nello stesso anno, Larry Page e Sergey Brin fondano Google, evolvendo il loro progetto iniziale chiamato BackRub.
Inizialmente, Google è ospitato nei server della Stanford University e riceve un finanziamento di 25 milioni di dollari per trasferirsi a Mountain View.
Il sistema pubblicitario di Google è ancora basato sul CPM, ovvero gli inserzionisti pagano per ogni 1000 impressioni ricevute dagli annunci.
Inoltre, il processo pubblicitario prevede un ufficio vendite che funge da intermediario tra Google e gli inserzionisti, creando una barriera di accesso.
2000: Nasce Google AdWords
Nel mese di ottobre del 2000, Google lancia AdWords.
La piattaforma permette agli inserzionisti di gestire autonomamente le proprie campagne, eliminando l'intermediazione dell'ufficio vendite.
Tuttavia, il modello di pagamento resta basato sulle impressioni (CPM).
2002: Google rivoluziona il PPC
Il 2002 segna una svolta storica: Google adotta completamente il modello PPC introdotto da GoTo.com.
La vera innovazione, però, è l'integrazione del sistema d'asta con un nuovo parametro: il Click-Through Rate (CTR).
Questo indice misura il gradimento degli utenti rispetto agli annunci.
Il nuovo sistema porta a una serie di vantaggi:
- Google guadagna di più, perché gli annunci più cliccati generano maggiori entrate.
- Gli inserzionisti devono creare annunci altamente pertinenti, per ottenere un CTR elevato e vincere le aste.
- Gli utenti hanno un ruolo centrale: sono loro, con i loro clic, a determinare la redditività degli annunci.
Da allora Google ha effettuato continui aggiornamenti al suo sistema pubblicitario, come ad esempio l'introduzione degli annunci anche sotto i risultati organici.
Il rebranding di Google AdWords in Google Ads
Nel 2018, Google ha annunciato un'importante trasformazione del suo ecosistema pubblicitario, sostituendo il marchio Google AdWords con Google Ads.
Questo rebranding non è stato solo un cambio di nome, ma ha rappresentato un'evoluzione della piattaforma per adattarsi alle nuove esigenze del digital marketing.
Google Ads ha introdotto un'interfaccia più intuitiva e strumenti avanzati basati sull'intelligenza artificiale, semplificando la gestione delle campagne per aziende di tutte le dimensioni.
Inoltre, il nuovo brand ha segnato l'integrazione di formati pubblicitari più moderni, come le campagne Smart e gli annunci display intelligenti, che permettono di ottimizzare automaticamente le performance.
Con questa trasformazione, Google ha reso la pubblicità online più accessibile e performante, garantendo agli inserzionisti maggiore controllo e risultati più efficaci.
Prima di lasciarci...che fine ha fatto GoTo.com?
Nel 2003, GoTo.com viene acquisito da Yahoo! per 1,63 miliardi di dollari.
Nel 2010, Yahoo! si unisce a Microsoft per creare la Search Alliance, che confluisce nel motore di ricerca Bing.
Oggi, il dominio GoTo.com ha perso completamente la sua funzione originale.
Conclusione
La nascita del PPC ha segnato una rivoluzione nel settore della pubblicità online, offrendo un metodo più trasparente ed efficace per connettere aziende e consumatori.
Ciò che era iniziato con una piccola startup chiamata GoTo.com è stato poi perfezionato da Google, che ha reso questo modello il punto di riferimento per le strategie di digital marketing.
L'introduzione del Quality Score e del CTR ha affinato ulteriormente il sistema, permettendo agli inserzionisti di massimizzare i loro investimenti pubblicitari con annunci sempre più pertinenti.
Oggi, il PPC è alla base di colossi pubblicitari come Google Ads e Bing Ads, dimostrando come un'idea nata alla fine degli anni '90 abbia plasmato l'intero panorama del marketing digitale.
Il futuro del PPC continuerà a evolversi, con nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale e il machine learning, ma il principio rimane lo stesso: pagare solo per l'interesse reale degli utenti.
E tutto è iniziato con GoTo.com.
