Il Social Media Marketing è gratis
Il Social Media Marketing non è gratis.
Costa TEMPO: devi dedicare molto tempo per comprendere come funziona il social network; devi ascoltare e conoscere il tuo target; devi scoprire dove si annidano le opportunità; devi curare il tuo profilo; devi presenziare nelle discussioni importanti; devi rispondere ai segnali degli utenti nei tuoi confronti (commenti, ricondivisioni, messaggi, apprezzamenti, ecc); devi gestire eventuali crisi; devi produrre contenuti amorevolmente e in maniera curata; devi trovare il tuo tone of voice; devi essere aggiornato sui trend del momento per sfruttarne le energie virali. Devi investire tempo!
Costa DENARO: in molti social network la visibilità “naturale” (detta anche “organica”) è ridotta all’osso; primo fra tutti Facebook che di fatto obbliga le aziende a spendere in pubblicità per mostrarsi ai loro potenziali clienti. Questa spesa monetaria (che va da qualche decina di euro a centinaia di euro al mese, per una piccola media azienda) va tenuta in conto serenamente fin dall’inizio.
Se non credi alla necessità ineluttabile di investire denaro ti lascio alla lettura dell’articolo “Il Social Media Marketing gratis è morto e “low cost” non sta bene” di Veronica Gentili (docente e consulente in Social Media Marketing).
Coi Social Network aumento le vendite velocemente
Aumento le vendite…si e no. Velocemente…proprio no! l Social Media Marketing è prima di tutto uno strumento di studio e contatto con la propria utenza (Audience Profiling), che porta significativo vantaggio sul medio-lungo termine per quanto riguarda la diffusione del proprio nome (Brand Awareness) e la sua protezione da eventuali attacchi (Brand Reputation Management).
Questo ovviamente ha un riflesso importante sulle vendite: non puoi offrire la giusta soluzione se non hai capito qual’è il problema del tuo cliente; non puoi convincerlo se non ti conosce o non si fida di te.
Come puoi vedere si tratta di una influenza indiretta nel medio-lungo termine. Se il tuo primo obiettivo è la vendita e la monetizzazione, ti consiglio di disinvestire dai Social Media per concentrarti sull’Advertising come Google AdWords, che “intercetta” l’utente nel momento esatto in cui ha bisogno del tuo prodotto, con probabilità di conversione maggiore.
Lo imposto una volta e lui va da solo
Purtroppo mi sono sentito dire anche questo: “Ah ma adesso devo starci dietro?”. Mi dispiace che ci sia così poca preparazione da parte degli imprenditori e spero con queste mie pagine di sopperire almeno in parte.
Comunque venendo alla convinzione sopracitata: NO, non va da solo. Il canale sociale va coltivato al pari di qualsiasi altro processo di marketing: ascolto, discernimento, decisione, azione, misurazione. E questo fino alla fine della vostra attività commerciale, con una frequenza che può essere quotidiana o al massimo massimo, settimanale.
Anche mio nipote saprebbe farlo
No. No. No. Il fatto che la gente si diverta nei Social Network non ti autorizza ad equiparare lo strumento ad un giocattolo. Ogni Social Network ha un suo funzionamento che per essere compreso appieno necessità di studio e sperimentazione.
I Social Media incastrano opportunamente persone e contenuti secondo algoritmi complessi e che spesso subiscono cambiamenti significativi; ti basterà dare uno sguardo all’articolo di Alberto Puliafito per comprendere la profondità dell’argomento.
Le funzionalità a disposizione cambiano da Social a Social e la loro ignoranza può portare a fallimenti epici. I post poossono avere una visibilità molto ristretta oppure visibile a tutti. Potremmo usare scorrettamente hashtags o menzioni. Potremmo usare male la messaggistica di twitter finendo per rendere edotti tutti quanti su un dettaglio privato molto importante.
Eppoi c’è tutta la sfilza di errori grossolani che presenziano incontrastati nei profili sociali di aziende anche molto importanti: post tutti in maiuscolo, errori grammaticali, prese di posizione politica o peggio di razza, bassa qualità delle immagini (o immagini rubate da Google), incapacità di intercettare le bufale prima di ricondividerle a pappagallo nel proprio profilo.
E’ come la pubblicità in televisione / per radio / sui volantini, ma costa meno
Assolutamente no. Il Social Media Marketing non è pubblicità. E’ prima di tutto RELAZIONE SOCIALE che avviene tramite canali digitali.
Come detto sopra, instaurare relazioni sociali può avere un grande vantaggio: conoscere il tuo cliente medio; ascoltare cosa ha da dire sulla tua azienda; “posizionare” il tuo brand e trasmettere i tuoi valori aziendali.
La parte pubblicitaria “classica” è ridotta al minimo. L’azienda che strilla il suo messaggio pubblicitario in maniera pressante e senza possibilità di replica è messa in quarantena nei Social Media. Ficcatelo bene in testa.
Puoi farti pubblicità indirettamente offrendo consigli, rispondendo alle recensioni o alle domande degli utenti nei forum o nei gruppi sociali, puoi RELAZIONARTI in molti modi. Ma non puoi “scassare” con la tua “fantastica offerta”: saresti semplicemente fuori luogo.
Non devo pensarci troppo / Non devo avere un piano
Hai un’azienda da tirare avanti; hai risorse limitate di tempo e denaro; oramai sai che promuoverti nei Social Network ha un costo. Per tutti questi motivi, non puoi agire senza una strategia, il cosiddetto Social Media Plan. Farlo sarebbe un errore imprenditoriale imperdonabile.
Cosa voglio? Come posso ottenerlo nei Social Media? Rispondere a queste domande ti accompagnerà in un processo affascinante quanto complesso di analisi:
- Analisi del Target – Chi è il mio cliente? che problemi ha e come spera di risolverli?
- Analisi Ambientale – Cosa può influire sui i miei clienti e quindi sulla mia azienda?
- Analisi della Concorrenza – Gli altri come fanno? come posso differenziarmi?
- Analisi dell’Azienda – Come sono messo io rispetto all’ambiente, al target e alla concorrenza?
Grazie ai dati collezionati dall’analisi potrai redigere un piano strategico: quali social media utilizzare, come porti, quale tipo di utenti intercettare (o addirittura quali utenti specifici intercettare), che contenuti produrre, come intraprendere le campagne a pagamento.
E infine c’è la fase di analisi: quali sono i parametri che userai per misurare il tuo successo (i cosiddetti KPI = Key Performance Indicators = Indicatori Chiave di Prestazione) e come intendi effettuare tali misurazioni.
Più gente mi vede, meglio è
Errore grossolano, ma duro a morire. La priorità va data alla qualità del target e non alla quantità. E’ fondamentale che ti concentri sull’utente giusto per i tuoi obiettivi e la tua proposta. Se l’utente è quello sbagliato, potrebbe non capire, non rispondere, non reagire in alcun modo alla tua comunicazione.
Per questo motivo potrebbe addirittura verificarsi il contrario: avere troppi fan con pochissima interazione potrebbe essere un segnale per il Social Network che i tuoi contenuti sono di bassa qualità e che quindi vanno distribuiti di meno.
Si fa su Facebook (e basta)
Gravissimo errore. Per esperienza posso dirti che tante aziende farebbero meglio a iscriversi al forum del loro settore anziché perdere tempo su Facebook.
Infatti, la prima cosa da capire è che il Social Media Marketing non si fa solo nei Social Network, ma si svolge ovunque tu possa costruire relazioni sociali con in tuoi clienti.
Appurato questo, è importante che tu sappia che ci sono tanti Social Network tra cui scegliere, ognuno utile a certi scopi: da Twitter che fa molto breaking news a LinkedIn che è molto professionale; da Instagram dove l’immagine la fa da padrone fino a Pinterest che ha un pubblico prevalentemente femminile interessato alla moda (passami questa generalizzazione sulla quale si dovrebbe discutere).
Conclusioni
E facile cadere vittima delle convinzioni sbagliate che spero di aver individuato e smontato con chiarezza.
Il Social Media Marketing è uno strumento e sta a te usarlo con discernimento e al momento giusto.
Questo comporta conoscenza dei Social Media e Social Network e tempo dedicato a progettare un Social Media Plan ragionato.
Buon marketing!